Immaginiamo che delle persone da un po’ di tempo cerchino di comunicare… e che un’ennesima volta, scavalcando pregiudizi, equivoci o il proprio ego, finalmente succeda. E’ un’alchimia. E’ come se le rispettive cellule si fossero dette a staffetta una con l’altra: via libera! verso un mix piacevole. Il motore che ora le accomuna inizia a girare e si nutre di vita vibrante. Ingrana la quinta, tutto è fluido, scorre e arriva in una sincronizzazione perfetta.

Quelle persone possiamo essere ognuno di noi, perfetti sconosciuti, o amici da tempo. E magari già sappiamo che ci può succedere anche in un ascolto empatico, una gentilezza, un sorriso, uno sguardo o… qualsiasi cosa che immediatamente va a generare un’unica luce fra noiche ci contiene.

Biodanza aiuta a creare questi incanti. Accadono quando meno ce lo aspettiamo in attimi di una danza, nelle emozioni e nelle percezioni che colorano i nostri movimenti, generate nel qui e ora dalle varie proposte. 

Ecco perché  Rolando Toro la chiamava l’arte dell’incontro
E’ un’arte che continua ad accadere danzando nella familiarità di un contesto protetto, e nella ricchezza che la vita ci porta in ogni istante.